martedì 23 febbraio 2016
Il mio maestro
Tentennai.
Con i piedi piatti
è difficile stare ritti
ma ciò mi portò
a scoprire che
l'equilibrio va conquistato
dopo essersi sbilanciato
e il mio maestro
mi disse all'orecchio:
"ascolta, fai solo questo
ascolta"
Con i piedi piatti
è difficile stare ritti
ma ciò mi portò
a scoprire che
l'equilibrio va conquistato
dopo essersi sbilanciato
e il mio maestro
mi disse all'orecchio:
"ascolta, fai solo questo
ascolta"
Torcia
Una torcia per vedere
se quello che sento
è più vero
di quello che penso
che non sono niente
senza ciò che ho intorno
che resta alla fine
solo silenzio
se quello che sento
è più vero
di quello che penso
che non sono niente
senza ciò che ho intorno
che resta alla fine
solo silenzio
Anello mancante
C'è un buco da riempire
troppo vuoto
troppo pauroso
che quel foro non ha
sostanza ne pazienza
sbuca all'improvviso
e dice che c'è
oltre il niente, il niente
e resta addosso quel mistero
di cui la nostra vita
è sempre più vuota
troppo vuoto
troppo pauroso
che quel foro non ha
sostanza ne pazienza
sbuca all'improvviso
e dice che c'è
oltre il niente, il niente
e resta addosso quel mistero
di cui la nostra vita
è sempre più vuota
martedì 9 febbraio 2016
Carta vetrata
Se di carta è fatto
questo amore sconfitto
è vetrata, ruvida
che rovina la pelle
distrugge slanci
agguanta le ultime
disperate preghiere
eppure l'amore potrebbe
(o avrebbe potuto)
portarci in mondi nuovi
e con semplicità
rincorrere quei sogni
che cerchiamo sempre
di scrivere sulla sabbia
e che il mare rabbioso
ci cancella
E se l'amore che manca
da questo mondo
fosse tutto sepolto
dentro la fossa biologica
dei nostri cuori
foderati di denaro?
questo amore sconfitto
è vetrata, ruvida
che rovina la pelle
distrugge slanci
agguanta le ultime
disperate preghiere
eppure l'amore potrebbe
(o avrebbe potuto)
portarci in mondi nuovi
e con semplicità
rincorrere quei sogni
che cerchiamo sempre
di scrivere sulla sabbia
e che il mare rabbioso
ci cancella
E se l'amore che manca
da questo mondo
fosse tutto sepolto
dentro la fossa biologica
dei nostri cuori
foderati di denaro?
Radio felicità
I termini per nati stanchi
sono quelli dei miti
delle politiche surreali
delle natiche galleggianti
sui letti ignoranti dei salotti
possa ora capire (temere)
certi vigliacchi in giacca
coi denti levigati da squalo
e magari arrendermi
che l'ora è giunta
e non tentare di cambiare
i nostri piccoli giochi
nelle stanze luminose dei bambini
Mi sento di sorridere stavolta:
il ghigno si apre ad un ombra
che è il perfetto simbolo
di uno stare appesi
a testa giù sul ponte
sono quelli dei miti
delle politiche surreali
delle natiche galleggianti
sui letti ignoranti dei salotti
possa ora capire (temere)
certi vigliacchi in giacca
coi denti levigati da squalo
e magari arrendermi
che l'ora è giunta
e non tentare di cambiare
i nostri piccoli giochi
nelle stanze luminose dei bambini
Mi sento di sorridere stavolta:
il ghigno si apre ad un ombra
che è il perfetto simbolo
di uno stare appesi
a testa giù sul ponte
Cravatta
Sono quei momenti
irripetibili
che danno il segno
se vuoi
al come e al perché
ma non riescono
a cambiare le cose
che rimangono lì appese
per pigrizia mentale
o solo per tradizione
come la cravatta
che indossi sulla camicia
irripetibili
che danno il segno
se vuoi
al come e al perché
ma non riescono
a cambiare le cose
che rimangono lì appese
per pigrizia mentale
o solo per tradizione
come la cravatta
che indossi sulla camicia
venerdì 5 febbraio 2016
Sotto la lente
Chiami il tuo io
che non risponde
e senti la tensione
tra la nuca e il cuore
che tu possa essere
giudicato
da degli ignoranti
forse peggiori di te
sotto la lente, ma
nessuno può
scagliarti addosso
ne la prima,
ne tanto meno la seconda
pietra scandalosa
siamo tutti in una
grande barca alla deriva
confusa tra vortici
magnetici di pazzia
Io e te che remiamo
contro in realtà
facciamo ginnastica
per le braccia
che non risponde
e senti la tensione
tra la nuca e il cuore
che tu possa essere
giudicato
da degli ignoranti
forse peggiori di te
sotto la lente, ma
nessuno può
scagliarti addosso
ne la prima,
ne tanto meno la seconda
pietra scandalosa
siamo tutti in una
grande barca alla deriva
confusa tra vortici
magnetici di pazzia
Io e te che remiamo
contro in realtà
facciamo ginnastica
per le braccia
lunedì 30 novembre 2015
Donna che vegli
Donna che vegli
hai gli occhi di paglia
i vestiti unti
ma dentro c'è
il tuo mondo distrutto
Donna che vegli
sui tuoi desideri
sulla vita violenta
sul mondo innocente
e aspetti tuo figlio che torna
La magra ombra
di un sogno libero
si staglia contro la porta
sbarrata dai denti coltelli
copie semplici di morte
appisolata tra i calzini
che non ha paura
dell'alba che avanza
un segno spuntato
ma di speranza
hai gli occhi di paglia
i vestiti unti
ma dentro c'è
il tuo mondo distrutto
Donna che vegli
sui tuoi desideri
sulla vita violenta
sul mondo innocente
e aspetti tuo figlio che torna
La magra ombra
di un sogno libero
si staglia contro la porta
sbarrata dai denti coltelli
copie semplici di morte
appisolata tra i calzini
che non ha paura
dell'alba che avanza
un segno spuntato
ma di speranza
venerdì 20 novembre 2015
Parla ciabatta
Parla ciabatta,
dimmi di te, come stai?
Le tue plastiche
ancora non cedono
le cuciture sono stantie
e chilometri casalinghi
ancora ti aspettano.
Parla ciabatta
tu che hai visto
pavimenti da pulire
sangue rappreso
negli interstizi
dimenticati,
i voli notturni
nelle litigate
domestiche domenicali,
tu che ami stare
ferma, sotto il letto,
ad ascoltare i movimenti
diversi e imprevedibili
dei piedi nudi
dimmi di te, come stai?
Le tue plastiche
ancora non cedono
le cuciture sono stantie
e chilometri casalinghi
ancora ti aspettano.
Parla ciabatta
tu che hai visto
pavimenti da pulire
sangue rappreso
negli interstizi
dimenticati,
i voli notturni
nelle litigate
domestiche domenicali,
tu che ami stare
ferma, sotto il letto,
ad ascoltare i movimenti
diversi e imprevedibili
dei piedi nudi
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