Un cielo affastellato di ricordi
Come un marzo bagnato di verde
Dall’occhio che brilla di salsedine
Uno stanco cielo s’infiamma
E un dolore resta appiccicato
Alla porta socchiusa del cuore
Prendi il coraggio, danza
Permetti alla vita di farti male
Non hai che da perdere un sogno
Pochi i nostri amici ci ricordano
Che il soliloquio è finito
Non importa dove è stato, dove si fermerà la mano
Dove questo pomeriggio si scontrerà con il resto del tempo
D’accordo, è un’impostura
Un modo di essere distaccato
Ma non interrompere il filo
Non disgregare ciò che va unito
È tutto nell’atanor della vita
Che ribolle di nero seppia e blu cobalto
Sai dirmi ora che si fa
Qual è il processo per cui tutti
Andiamo verso una grande X appesa al muro?
E non si tratta di un tesoro nascosto
Ne di un legame appassionato
È solo l’ultima grande illusione
Che ci permette di cadere finalmente
Nei sottili reami del nostro esistere