mercoledì 7 luglio 2021

Polvere

Tutto si è accelerato
Il cuore, il vento
C'è un'aria pesante
Cattiva, che opprime
Camminano gli eroi
Nei campi privi di gioia
E tu insisti che vuoi passione
E cerchi ancora vuoti ricordi
Ma guarda come siamo
Sordi a tutto
Nemmeno ci guardiamo
Preferiamo correre
A testa bassa
Soli, intestarditi
Indietro ci lasciamo
I miti, i sorrisi
E pieghiamo le labbra
Ma non parliamo

giovedì 24 giugno 2021

Brutto

Ricordo quelle giornate al mare
Quando il tempo era brutto
Le nuvole coprivano quel sole
Che sempre ci accompagnava
Quando ci tuffavamo o
Giocavano sulla spiaggia

Ma quelle giornate così strane 
Quando anche un po' di vento s'alzava
E ci sbatteva addosso la sabbia
E il mare sembrava incattivito
Stufo delle nostre grida giocose
Mi sono sempre parse bellissime

Ad un tratto cambiava tutto
Mi mettevo addosso una maglietta
E stavo a guardare il mare arrabbiato
E cambiavamo anche noi:
I nostri giochi da bambini
Si facevano più calmi, più attenti

Gli adulti si mettevano a chiacchierare più fitti 
E i loro discorsi erano ancora più misteriosi
Dopo qualche ora però il sole ritornava
E come per scusarsi riprendeva a scaldare
Noi e la gente in riva al nostro mare

giovedì 17 giugno 2021

Gli ingredienti della poesia

Gli ingredienti della poesia sono tre ed hanno come acronimo E.M.O. come le tre lettere iniziali di emozione e il prefisso per sangue. Sono tre ingredienti interconnessi tra loro, se ne manca solo uno non c'è più la poesia.

E. sta per Emozione, l'emozione di un attimo vissuto. Attimo che la poesia blocca per sempre.

M. sta per Musica. Senza la musica non ci sarebbe più poesia. E' inutile andare ogni tanto a capo, spezzare il verso se questo non crea una musica interna, un tono particolare adatto ad E., l'emozione.

O. sta per Obliquità. Lo sguardo del poeta non è mai diretto a ciò che osserva, è obliquo. Se è troppo diretto non si colgono gli aspetti più sfuggenti, eterei che si hanno solo quando l'io di chi scrive è in disparte, non partecipa all'evento, ma ne è solo un testimone. Per questo le poesie sembrano scriversi da sole. Vanno oltre le nostre piccolezze, oltre la razionalità, ma allo stesso tempo approfondiscono la realtà che viviamo.

 

giovedì 6 maggio 2021

sabato 16 gennaio 2021

Ode alla Moka (o della vecchiaia)

Cara vecchia Moka

con la tua testa argentata,

gli spigoli aguzzi, sei

gorgogliante e profumata

quando dal tuo tubicino

infiammato l’aroma

sgorga in piccoli rivoli

caldi e neri con quelle

schiume soffici che mi

fanno pregustare il tenero

dono d’amore mattutino.


Ma ormai sei anziana

la gente non ti cura

sei troppo lenta, troppo

macchinosa, non sei “smart”

come dicono oggi. 

Bisogna riempirti, stringerti

accendere un fuoco che ti scaldi

e poi lavarti, smontarti

troppo, veramente troppo

per noi che abbiamo

sempre meno tempo 

sempre meno voglia 

sempre meno

martedì 31 dicembre 2019

I veri poeti

I veri poeti

Sono quelli che non scrivono

Che passano per strada

E non li vedi nemmeno

I veri poeti

Non si fanno ingabbiare

Sono autentici e liberi

Pieni di contraddizioni

Non hanno una storia

E se ce l'hanno non la raccontano

I veri poeti non pensano

Non hanno opinioni

Cambiano ogni momento

A volte sono molto tristi

Altre volte sembrano pazzi

Nessuno si ricorderà di loro

Lasceranno questa vita

Così come l'hanno trovata

Pulita 


sabato 21 dicembre 2019

Parole

Queste parole potrebbero

Non esistere

Ma stanno lì a significare

Un possibile senso oltre

A quello stupido di apparire

Un po' come me che le scrivo 

Abbarbicato ad un 

Gioco estremo dell'esistenza 

Che cerco un possibile significato 

Al perchè essere qui

A pavoneggiarmi 

A buttare in giro pezzi

Rottamati di me

Ridotti a semplici scarabocchi senza senso 

Se non per occhi curiosi 

Di vedere l'anatomia esposta di un cadavere

Ma io come questi segni

Rimaniamo a noi stessi inafferrabili

Non è così che ci vediamo 

Non è così che posso capire