Ti guardo di nascosto
e il tuo viso è
incupito, tirato
non ha più il sole.
Cosa ci porta al dolore?
Cosa ci spinge?
Siamo qualcosa di tangibile ora?
Una rosa schiacciata
si riconosce solo
dalle sue spine
ritte verso il cielo
Ti guardo di nascosto
e il tuo viso è
incupito, tirato
non ha più il sole.
Cosa ci porta al dolore?
Cosa ci spinge?
Siamo qualcosa di tangibile ora?
Una rosa schiacciata
si riconosce solo
dalle sue spine
ritte verso il cielo
Non è l’amore per te
È l’amore per l’amore che mi scalda
Mi rende vivo e vulnerabile
Mi fa stare bene e male
E anche se tu non mi amassi
Accetterei lo stesso di seguirti
Non abbandonerei niente
Non vorrei nulla
Come le mie mani
Quest’amore è pieno e vuoto
Inutile
Buono solo per essere
Un cesto di frutta
Sulla credenza
Un veliero perso nel mare
Che cerca una terra
Incorniciato da una porta
come un setaccio lascio passare
solo aria e polvere
e rimango nudo a me stesso
col freddo d'oca che mi spenna:
non è che è stupendo
tutto ciò, specialmente
per chi osserva
Se questa vita è banale
allora che serve alzarsi
leggere il giornale
ricominciare ogni giorno
se questa vita è banale
non hai alito non hai respiro
non stai andando
non stai parlando
non stai amando
se questa vita è banale
non aspettare niente
non pretendere un costo
un raggiungimento
e nemmeno un senso
alla morte
se questa vita non è banale
hai un'occasione da prendere
un motivo in più
per sperare
Un segno indelebile
di mascolinità
un fuoco di peli
che traccia il finale
di nuove teorie estetiche
copia sospesa di ali d'uccello
sulla bocca chiusa
che ammicca
I
Non so perché
Ma mi pare di averti
Sempre conosciuta
Sempre amata
Quando ancora l’universo
Era un bambino
Quando non c’eravamo
Quando nemmeno la mia anima
Poteva avere un ricordo
Eppure è solo nei tuoi occhi
Che vivo, solo in quello sguardo
Che mi specchio
E non ho nulla da portare
Da vendere, da comprare
II
Sapere tutto non basta
Ci porta il cuore da qualche parte
Che non conosciamo
Abbiamo solo gambe e braccia
Che si muovono
Labbra che inventano parole
La nostra è solo una prova
Su come poter amare
Nei mille possibili modi
III
Ci hanno rifilato menzogne
Ai posteri le consegneremo
Intatte, mai abbiamo avuto
Il coraggio necessario per
Poterle confutare
Ce le portiamo appresso
Come abiti consunti
Talmente stretti addosso
Che non si tolgono più
Stamattina
come al solito
ho messo la mia croce
sulle spalle
ma é caduta
inondando di luce
il mio cammino
Versi tipici dei ratti
con fughe di pelo e code
sì sta comodi tra buste
cartelle e strofe
c'è anche un piccolo
pugno di mosche
e un desiderio
che asciuga i margini
Non ho voglia di vedermi
scartato nel non-riciclabile
preferisco la raccolta
in bottiglie sigillate
perché l'igiene é tutto
anche se qui scarseggia
ogni ipotesi di verità