martedì 31 maggio 2016

Fiocco di neve

I codici sociali del tempo
hanno macchie negli occhi
ci parlano di velocità
ci comandano come caporali
ma la neve non basta
a far dimagrire la città
a nascondere i rifiuti
ci casca dentro e la pulisce
sciogliendo le ultime perplessità
così noi rimaniamo antichi
col fiocco di neve che
rotea sicuro ma triste
in questo cielo plumbeo
tramortito di sole

Rana

Questa vita si fa a salti
spesso crescendo o
buttandosi a precipizio
giù, per vedere
se è possibile atterrare,
e questo è il libro
degli imbecilli
che non sanno saltare
e questa è la poesia
della rana zoppa
che è rimasta
a guardare

Oasi

Dipende dal tempo
dai tanti meccanismi
che usi per difenderti
dai lacci, dai nastri
dai nasi flaccidi
dei cani che annusano
e mi resta un'oasi
che cerco, che trovo
tra i libri e la chitarra
tra i vecchi scaffali
umidi di polvere
ma non c'è passato
ne futuro
solo io che guardo
un io che mi ruba
l'energia e la felicità
che fa di me
solo un'ipotesi
tra milioni di possibilità

mercoledì 4 maggio 2016

Stufa sei stufa

Stufa sei stufa
si vede dallo sbuffo
sei come vetro su carta
come unghia su lavagna
stufa sei stufa
così calda di sensi
così erosa dai venti
così ustioni la gente
stufa di tutto
stufa di casa
del tetto sotto
al quale vivi
dei soldi facili
dei tuoi libri
che dedichi ai figli
stufa di tutto
anche di essere
quello che sei
cattiva o buona
candida o sporca
di carbone

lunedì 18 aprile 2016


Ciclone

Hai presente quando
Si alza il vento
Le finestre che sbattono
I panni che sventolano
E tutto si riempie
Di polvere e vecchiaia
Ci si dimentica di sè
Dei problemi, che s'involano
E lasciano la terra
In vortici di sabbia

Cervello

La macchina ogni tanto
Ha bisogno di me
Si perde in rivoli
Di olio e fumo
Si chiude in sportelli
Automatici
E i relè si incastrano
Fra i denti rotanti

La macchina è macchina
E qualcosa ha di buono
Se la ingrassi ogni tanto

Fuori dal cerchio

Ho fatto i miei compiti
Ora posso giocare
Senza stare attento
Senza tensione
E chi cade fuori dal cerchio
Rientra danzando

martedì 23 febbraio 2016


Il mio maestro

Tentennai.
Con i piedi piatti
è difficile stare ritti
ma ciò mi portò
a scoprire che
l'equilibrio va conquistato
dopo essersi sbilanciato
e il mio maestro
mi disse all'orecchio:
"ascolta, fai solo questo
ascolta"