Se di carta è fatto
questo amore sconfitto
è vetrata, ruvida
che rovina la pelle
distrugge slanci
agguanta le ultime
disperate preghiere
eppure l'amore potrebbe
(o avrebbe potuto)
portarci in mondi nuovi
e con semplicità
rincorrere quei sogni
che cerchiamo sempre
di scrivere sulla sabbia
e che il mare rabbioso
ci cancella
E se l'amore che manca
da questo mondo
fosse tutto sepolto
dentro la fossa biologica
dei nostri cuori
foderati di denaro?
martedì 9 febbraio 2016
Radio felicità
I termini per nati stanchi
sono quelli dei miti
delle politiche surreali
delle natiche galleggianti
sui letti ignoranti dei salotti
possa ora capire (temere)
certi vigliacchi in giacca
coi denti levigati da squalo
e magari arrendermi
che l'ora è giunta
e non tentare di cambiare
i nostri piccoli giochi
nelle stanze luminose dei bambini
Mi sento di sorridere stavolta:
il ghigno si apre ad un ombra
che è il perfetto simbolo
di uno stare appesi
a testa giù sul ponte
sono quelli dei miti
delle politiche surreali
delle natiche galleggianti
sui letti ignoranti dei salotti
possa ora capire (temere)
certi vigliacchi in giacca
coi denti levigati da squalo
e magari arrendermi
che l'ora è giunta
e non tentare di cambiare
i nostri piccoli giochi
nelle stanze luminose dei bambini
Mi sento di sorridere stavolta:
il ghigno si apre ad un ombra
che è il perfetto simbolo
di uno stare appesi
a testa giù sul ponte
Cravatta
Sono quei momenti
irripetibili
che danno il segno
se vuoi
al come e al perché
ma non riescono
a cambiare le cose
che rimangono lì appese
per pigrizia mentale
o solo per tradizione
come la cravatta
che indossi sulla camicia
irripetibili
che danno il segno
se vuoi
al come e al perché
ma non riescono
a cambiare le cose
che rimangono lì appese
per pigrizia mentale
o solo per tradizione
come la cravatta
che indossi sulla camicia
venerdì 5 febbraio 2016
Sotto la lente
Chiami il tuo io
che non risponde
e senti la tensione
tra la nuca e il cuore
che tu possa essere
giudicato
da degli ignoranti
forse peggiori di te
sotto la lente, ma
nessuno può
scagliarti addosso
ne la prima,
ne tanto meno la seconda
pietra scandalosa
siamo tutti in una
grande barca alla deriva
confusa tra vortici
magnetici di pazzia
Io e te che remiamo
contro in realtà
facciamo ginnastica
per le braccia
che non risponde
e senti la tensione
tra la nuca e il cuore
che tu possa essere
giudicato
da degli ignoranti
forse peggiori di te
sotto la lente, ma
nessuno può
scagliarti addosso
ne la prima,
ne tanto meno la seconda
pietra scandalosa
siamo tutti in una
grande barca alla deriva
confusa tra vortici
magnetici di pazzia
Io e te che remiamo
contro in realtà
facciamo ginnastica
per le braccia
lunedì 30 novembre 2015
Donna che vegli
Donna che vegli
hai gli occhi di paglia
i vestiti unti
ma dentro c'è
il tuo mondo distrutto
Donna che vegli
sui tuoi desideri
sulla vita violenta
sul mondo innocente
e aspetti tuo figlio che torna
La magra ombra
di un sogno libero
si staglia contro la porta
sbarrata dai denti coltelli
copie semplici di morte
appisolata tra i calzini
che non ha paura
dell'alba che avanza
un segno spuntato
ma di speranza
hai gli occhi di paglia
i vestiti unti
ma dentro c'è
il tuo mondo distrutto
Donna che vegli
sui tuoi desideri
sulla vita violenta
sul mondo innocente
e aspetti tuo figlio che torna
La magra ombra
di un sogno libero
si staglia contro la porta
sbarrata dai denti coltelli
copie semplici di morte
appisolata tra i calzini
che non ha paura
dell'alba che avanza
un segno spuntato
ma di speranza
venerdì 20 novembre 2015
Parla ciabatta
Parla ciabatta,
dimmi di te, come stai?
Le tue plastiche
ancora non cedono
le cuciture sono stantie
e chilometri casalinghi
ancora ti aspettano.
Parla ciabatta
tu che hai visto
pavimenti da pulire
sangue rappreso
negli interstizi
dimenticati,
i voli notturni
nelle litigate
domestiche domenicali,
tu che ami stare
ferma, sotto il letto,
ad ascoltare i movimenti
diversi e imprevedibili
dei piedi nudi
dimmi di te, come stai?
Le tue plastiche
ancora non cedono
le cuciture sono stantie
e chilometri casalinghi
ancora ti aspettano.
Parla ciabatta
tu che hai visto
pavimenti da pulire
sangue rappreso
negli interstizi
dimenticati,
i voli notturni
nelle litigate
domestiche domenicali,
tu che ami stare
ferma, sotto il letto,
ad ascoltare i movimenti
diversi e imprevedibili
dei piedi nudi
mercoledì 11 novembre 2015
Tesoro di ragazza
Nei cieli oscurati da corpi
che danzano estatici
mischio le carte del destino
e lancio dadi che rimbalzano
sulle paure del futuro:
questo mio tesoro di ragazza
che col sorriso spezza denti
e mi lascia, stanco, sul pavimento
questo tesoro mezzo venduto
mezzo regalato, si agita
in vestaglia la mattina
va in gabinetto e copia
false identità dai libri
Avrei voglia di baci
abbracci e comitati di benvenuto
ma ho solo una gatta
da pelare
che danzano estatici
mischio le carte del destino
e lancio dadi che rimbalzano
sulle paure del futuro:
questo mio tesoro di ragazza
che col sorriso spezza denti
e mi lascia, stanco, sul pavimento
questo tesoro mezzo venduto
mezzo regalato, si agita
in vestaglia la mattina
va in gabinetto e copia
false identità dai libri
Avrei voglia di baci
abbracci e comitati di benvenuto
ma ho solo una gatta
da pelare
Calendario strappato
Poesie dei giorni andati
copie malate dei proverbi
ma s'intravvedono nei portici
bambini timidi che non osano
avventurarsi nel sole tiepido
Il mio gatto s'incupisce
quando assiste allo zapping
e miagola ad ogni morto
che il mezzobusto elenca
triste litania dell'ora di cena
Calendario strappato al giorno
in cui sono caduti gli dei
con un tonfo attutito
da materassi di piume colorate
per gli amanti dell'incubo
E' la tenacia degli adulti,
l'impotenza dei bambini
chiusi ancora negli androni
e benedetti questi poveri
che ancora credono nei presepi
copie malate dei proverbi
ma s'intravvedono nei portici
bambini timidi che non osano
avventurarsi nel sole tiepido
Il mio gatto s'incupisce
quando assiste allo zapping
e miagola ad ogni morto
che il mezzobusto elenca
triste litania dell'ora di cena
Calendario strappato al giorno
in cui sono caduti gli dei
con un tonfo attutito
da materassi di piume colorate
per gli amanti dell'incubo
E' la tenacia degli adulti,
l'impotenza dei bambini
chiusi ancora negli androni
e benedetti questi poveri
che ancora credono nei presepi
Giacche appese
Chiamo il mio onore
soffocato dalla paura
morto di colpe commesse
o solo immaginate
e le giacche appese
danno di noi misere storie
grappoli d'amore appassiti
resta un treno non preso
un'altra vita
soffocato dalla paura
morto di colpe commesse
o solo immaginate
e le giacche appese
danno di noi misere storie
grappoli d'amore appassiti
resta un treno non preso
un'altra vita
Albero
Hai la chioma pesante
di un vegliardo col parrucchino
e stano gli uccelli e i rettili
che giocano insieme a te
per farli fuggire
un giorno morirai anche tu
e sarai materia per panchine
ma il midollo è forte
come le radici
e tutto ruota sempre
in un centro
di un vegliardo col parrucchino
e stano gli uccelli e i rettili
che giocano insieme a te
per farli fuggire
un giorno morirai anche tu
e sarai materia per panchine
ma il midollo è forte
come le radici
e tutto ruota sempre
in un centro
Iscriviti a:
Post (Atom)
-
Cara vecchia Moka con la tua testa argentata, gli spigoli aguzzi, sei gorgogliante e profumata quando dal tuo tubicino infiammato l’aroma sg...
-
Sai cosa dico quando parlo di lei del suo timido incedere tra i banchi di sole tra i limiti scottanti tra gemme buttate via sai cosa dico pe...