Chiami il tuo io
che non risponde
e senti la tensione
tra la nuca e il cuore
che tu possa essere
giudicato
da degli ignoranti
forse peggiori di te
sotto la lente, ma
nessuno può
scagliarti addosso
ne la prima,
ne tanto meno la seconda
pietra scandalosa
siamo tutti in una
grande barca alla deriva
confusa tra vortici
magnetici di pazzia
Io e te che remiamo
contro in realtà
facciamo ginnastica
per le braccia
venerdì 5 febbraio 2016
lunedì 30 novembre 2015
Donna che vegli
Donna che vegli
hai gli occhi di paglia
i vestiti unti
ma dentro c'è
il tuo mondo distrutto
Donna che vegli
sui tuoi desideri
sulla vita violenta
sul mondo innocente
e aspetti tuo figlio che torna
La magra ombra
di un sogno libero
si staglia contro la porta
sbarrata dai denti coltelli
copie semplici di morte
appisolata tra i calzini
che non ha paura
dell'alba che avanza
un segno spuntato
ma di speranza
hai gli occhi di paglia
i vestiti unti
ma dentro c'è
il tuo mondo distrutto
Donna che vegli
sui tuoi desideri
sulla vita violenta
sul mondo innocente
e aspetti tuo figlio che torna
La magra ombra
di un sogno libero
si staglia contro la porta
sbarrata dai denti coltelli
copie semplici di morte
appisolata tra i calzini
che non ha paura
dell'alba che avanza
un segno spuntato
ma di speranza
venerdì 20 novembre 2015
Parla ciabatta
Parla ciabatta,
dimmi di te, come stai?
Le tue plastiche
ancora non cedono
le cuciture sono stantie
e chilometri casalinghi
ancora ti aspettano.
Parla ciabatta
tu che hai visto
pavimenti da pulire
sangue rappreso
negli interstizi
dimenticati,
i voli notturni
nelle litigate
domestiche domenicali,
tu che ami stare
ferma, sotto il letto,
ad ascoltare i movimenti
diversi e imprevedibili
dei piedi nudi
dimmi di te, come stai?
Le tue plastiche
ancora non cedono
le cuciture sono stantie
e chilometri casalinghi
ancora ti aspettano.
Parla ciabatta
tu che hai visto
pavimenti da pulire
sangue rappreso
negli interstizi
dimenticati,
i voli notturni
nelle litigate
domestiche domenicali,
tu che ami stare
ferma, sotto il letto,
ad ascoltare i movimenti
diversi e imprevedibili
dei piedi nudi
mercoledì 11 novembre 2015
Tesoro di ragazza
Nei cieli oscurati da corpi
che danzano estatici
mischio le carte del destino
e lancio dadi che rimbalzano
sulle paure del futuro:
questo mio tesoro di ragazza
che col sorriso spezza denti
e mi lascia, stanco, sul pavimento
questo tesoro mezzo venduto
mezzo regalato, si agita
in vestaglia la mattina
va in gabinetto e copia
false identità dai libri
Avrei voglia di baci
abbracci e comitati di benvenuto
ma ho solo una gatta
da pelare
che danzano estatici
mischio le carte del destino
e lancio dadi che rimbalzano
sulle paure del futuro:
questo mio tesoro di ragazza
che col sorriso spezza denti
e mi lascia, stanco, sul pavimento
questo tesoro mezzo venduto
mezzo regalato, si agita
in vestaglia la mattina
va in gabinetto e copia
false identità dai libri
Avrei voglia di baci
abbracci e comitati di benvenuto
ma ho solo una gatta
da pelare
Calendario strappato
Poesie dei giorni andati
copie malate dei proverbi
ma s'intravvedono nei portici
bambini timidi che non osano
avventurarsi nel sole tiepido
Il mio gatto s'incupisce
quando assiste allo zapping
e miagola ad ogni morto
che il mezzobusto elenca
triste litania dell'ora di cena
Calendario strappato al giorno
in cui sono caduti gli dei
con un tonfo attutito
da materassi di piume colorate
per gli amanti dell'incubo
E' la tenacia degli adulti,
l'impotenza dei bambini
chiusi ancora negli androni
e benedetti questi poveri
che ancora credono nei presepi
copie malate dei proverbi
ma s'intravvedono nei portici
bambini timidi che non osano
avventurarsi nel sole tiepido
Il mio gatto s'incupisce
quando assiste allo zapping
e miagola ad ogni morto
che il mezzobusto elenca
triste litania dell'ora di cena
Calendario strappato al giorno
in cui sono caduti gli dei
con un tonfo attutito
da materassi di piume colorate
per gli amanti dell'incubo
E' la tenacia degli adulti,
l'impotenza dei bambini
chiusi ancora negli androni
e benedetti questi poveri
che ancora credono nei presepi
Giacche appese
Chiamo il mio onore
soffocato dalla paura
morto di colpe commesse
o solo immaginate
e le giacche appese
danno di noi misere storie
grappoli d'amore appassiti
resta un treno non preso
un'altra vita
soffocato dalla paura
morto di colpe commesse
o solo immaginate
e le giacche appese
danno di noi misere storie
grappoli d'amore appassiti
resta un treno non preso
un'altra vita
Albero
Hai la chioma pesante
di un vegliardo col parrucchino
e stano gli uccelli e i rettili
che giocano insieme a te
per farli fuggire
un giorno morirai anche tu
e sarai materia per panchine
ma il midollo è forte
come le radici
e tutto ruota sempre
in un centro
di un vegliardo col parrucchino
e stano gli uccelli e i rettili
che giocano insieme a te
per farli fuggire
un giorno morirai anche tu
e sarai materia per panchine
ma il midollo è forte
come le radici
e tutto ruota sempre
in un centro
venerdì 23 ottobre 2015
Giostra
Insulsi quiz alla tv
dove altri vincono i miei soldi
mi sento nel vortice
di questa pazza giostra
dove piccoli uomini
si ergono a giganti
e i grandi vanno a spasso,
spossati, nei giardini
dove altri vincono i miei soldi
mi sento nel vortice
di questa pazza giostra
dove piccoli uomini
si ergono a giganti
e i grandi vanno a spasso,
spossati, nei giardini
martedì 29 settembre 2015
Terra di vetro
L'impotenza dei miei sguardi
su questa terra malata
non credo dia speranza
ai figli che aspettano
ma nascondere può servire?
No, è solo la verità
che ci può far andare,
riprendere il cammino,
spegnere i fuochi della terra
su questa terra malata
non credo dia speranza
ai figli che aspettano
ma nascondere può servire?
No, è solo la verità
che ci può far andare,
riprendere il cammino,
spegnere i fuochi della terra
martedì 22 settembre 2015
Sabbia
Nei sotterranei cupi
i merli si rifugiano
nero su nero, anima su anima
e tutto il magma
non fa che fuoriuscire
portando a galla
schifezze e tesori
insieme alla sabbia
sudario di morte
coperta di vita
Neve
L'estate non lascia tracce
si limita a sparire
col suo tanfo di putredine
e il tempo rimette le cose
al loro posto assegnato
pian piano le immobilizza
le rende cristalline e magiche
poi le cosparge di neve
per conservarle
fino a quando la putredine
non ricomincerà a consumarle
si limita a sparire
col suo tanfo di putredine
e il tempo rimette le cose
al loro posto assegnato
pian piano le immobilizza
le rende cristalline e magiche
poi le cosparge di neve
per conservarle
fino a quando la putredine
non ricomincerà a consumarle
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