Cara vecchia Moka
con la tua testa argentata,
gli spigoli aguzzi, sei
gorgogliante e profumata
quando dal tuo tubicino
infiammato l’aroma
sgorga in piccoli rivoli
caldi e neri con quelle
schiume soffici che mi
fanno pregustare il tenero
dono d’amore mattutino.
Ma ormai sei anziana
la gente non ti cura
sei troppo lenta, troppo
macchinosa, non sei “smart”
come dicono oggi.
Bisogna riempirti, stringerti
accendere un fuoco che ti scaldi
e poi lavarti, smontarti
troppo, veramente troppo
per noi che abbiamo
sempre meno tempo
sempre meno voglia
sempre meno
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