sabato 16 gennaio 2021

Ode alla Moka (o della vecchiaia)

Cara vecchia Moka

con la tua testa argentata,

gli spigoli aguzzi, sei

gorgogliante e profumata

quando dal tuo tubicino

infiammato l’aroma

sgorga in piccoli rivoli

caldi e neri con quelle

schiume soffici che mi

fanno pregustare il tenero

dono d’amore mattutino.


Ma ormai sei anziana

la gente non ti cura

sei troppo lenta, troppo

macchinosa, non sei “smart”

come dicono oggi. 

Bisogna riempirti, stringerti

accendere un fuoco che ti scaldi

e poi lavarti, smontarti

troppo, veramente troppo

per noi che abbiamo

sempre meno tempo 

sempre meno voglia 

sempre meno

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