martedì 26 maggio 2015

Vedove

Sottili righe di pioggia
solcano i tuoi zigomi.
Abbandonati sulla spiaggia
i comodini con luce
accesa d'attesa.
Vedove si mordono labbra
su cui giace il sapore
di un amore andato,
io sento il vento soffiare
tra braccia e visi
corpi che si stendono
per un ultimo grido.

Vedere

Quegli scorci tra case:
d'improvviso un lago,
un monte, un panorama.
La bellezza giace silente
tra la banalità quotidiana
in uno sguardo obliquo
come la poesia
che disegna finestre
aperte su un pianeta
bellissimo

Disegni

Come piccoli laghi
le lacrime si asciugano
in mano ho i disegni
di me con la famiglia
io piccolo e distante
loro grandi e coesi

Se la rabbia fosse un cerchio
avrei raggiunto il punto
a croce che sta al centro
se non avessi messo pace
tra gli opponenti
mi sarei immolato nudo

Porte sbattute

Non ci sono segni
solo porte sbattute
che fanno vibrare nervi.
Quando non si parla
si perde qualcosa
di umano, si diventa altri
sconosciuti a noi stessi
esseri che stendono membra
si muovono, corrono
ma non respirano

giovedì 7 maggio 2015

Sentenze

Dire quello che hai
quello che senti
incurante dei disturbi
dei battiti vuoti
che il cuore non capisce

Vuoi portarmi nel centro
di questo tuo vivere
così sola e tenera
così vulnerabile
ma io non ci sto

e sto invece pentendomi
di essere qui con te
sopra questo muro
si vede solo il lago
una casa e poco più

Righe

Sostituisci i tuoi pensieri
con dei silenzi sempre
più profondi
e d'improvviso appare
una tavola imbandita
piena di favole svelate
non sei tu
sei questo
e le righe
scompaiono
sul quaderno