venerdì 21 novembre 2025

PDF delle mie poesie

Ho cancellato parecchie poesie cercando di tenere solo le migliori e più significative per me. Metto a disposizione il pdf per chi è curioso di leggere quello che ho scritto dagli anni '90 fino ad ora. Sono più di  trent'anni di tentativi di scrivere poesia. Non pretendo di essere un poeta, ma la poesia mi è servita per guardare dentro di me, esplorare i simboli, cercare di capire quello che mi accadeva da un altro punto di vista. 

                                            

La bellezza della poesia è l'estrema sintesi, l'arrivare subito al punto dolente o importante senza passare attraverso la mente concettuale. 

Puoi scaricare il PDF qui:



 

domenica 10 agosto 2025


 

Guarire

Mi sia concessa l'autocritica 
Il mondo mi prepara a questo
Mi mette davanti il piatto 
Che ho rifiutato 
A pranzo e a cena 
Mangialo, assaggialo, dice
Devi farlo perché sarà lo stesso 
Domani e dopodomani 
Ed un piatto pieno di possibilità 
Diverso per ognuno di noi 
Preparato sui dettagli 
Della nostra storia 
Condito spesso di umorismo 
Che sul momento appare dramma
Un piatto ormai freddo 
Che dobbiamo vedere da tutte 
Le possibili angolazioni 
Per capirlo non con la mente 
Ma attraverso la ferita 
Che portiamo dentro
Ancora 
Non rimarginata 

martedì 15 luglio 2025

Rivoluzione

Solo la poesia può farci fare la rivoluzione. La parola "rivoluzione" evoca immagini di barricate, sangue e violenza, ma in realtà vuole dire girarsi e guardare il mondo in modo diverso. Non con i paraocchi, credendo a tutto quello che ci hanno voluto far credere in una specie di ipnosi collettiva, ma guardando e, soprattutto ascoltando, in maniera diversa, personale, poetica. 

sabato 7 giugno 2025

Piccola lacrima

Una piccola lacrima 

Rimane in bilico 

Tra l'occhio e il mondo 

Per dare un segno 

Di presenza 


Quando sei libera 

Di essere un nulla 

E un tutto 

Quando quella tristezza 

Può in un attimo 

Trasformarsi in estasi 

Oppure cadi giù 

Trovi un abisso 

E asciughi i ricordi 

Di quello che sei stata 


In te brillano il sole 

E i suoi riflessi 

Cangianti 

venerdì 23 maggio 2025

Scusa

"Scusa" è una parola difficile da dire. Ci spinge nel mondo del positivo e del negativo, della ragione e del torto, della competizione. Perché chiedendo scusa ci si mette a disposizione dell'altro, si ammette la propria fragilità e noi non vogliamo essere considerati deboli. Anzi, vogliamo essere dei vincitori. Ma andando al di là di chi ci piacerebbe essere, dobbiamo ammettere che non abbiamo la capacità di fare e spesso i nostri automatismi ci portano a calpestare e offendere l'altro, che sia un essere umano o un altro essere vivente. Quindi "scusa" dovrebbe essere la parola più importante e utile nella comunicazione, usata con una frequenza altissima rispetto alle altre parole. In più ci permette di entrare in noi stessi, di fare autocritica, di aumentare la consapevolezza.

mercoledì 26 marzo 2025


 

La via delle rose

La via delle rose

si attraversa scalzi

con il viso al sole 

e guardando in alto

meglio se piove


La via delle rose 

non porta a niente

c'è solo l'andare

e petali sulle spine

senza pensare


La via delle rose

nessuno sa dove sia 

se qualcuno ti dice dov'è

dice una bugia

solo quando ti perdi la trovi


La via delle rose

si sposta di continuo

per questo è detta

del pellegrino pazzo

il cammino


giovedì 27 febbraio 2025

La resa

Signore delle lacrime

Mi hai dato retta

Mi hai fortificato nel pianto

Ucciso nell’emozione

Io che cerco di capire

Invece rimango lì

Indifeso

Con tutto il mio corpo contratto

Pronto a fuggire

Che cede

Si schianta nell’attimo

Rimane solo

Una percezione


venerdì 7 febbraio 2025

Per dormire

Le coperte ti coprono 

fino agli occhi

non riesci a dormire

io ti tengo la mano

piccola e fragile

vuoi che per addormentarti

ti racconti una storia

ma non le solite storie

drammatiche

di fame e disperazione

di guerre e assassini

vuoi una storia leggera

di avventure in terre lontane

di pirati e viaggi meravigliosi

come quelle che scrivevano

Verne e Salgari


Io ti accontento

e così pian piano

i tuoi occhi si chiudono

ed il tempo dei sogni

ti avvolge


Spengo la luce


“Dormi bene caro Dio”

sussurro

e chiudo la porta